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MUSEO LABORATORIO
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Museo laboratorio




Fumetto "Patrioti"



Video



Storia fotografica
della Divisione Acqui





Museo laboratorio

 


Laboratorio Fratelli d'Europa
Istituto De Nicola Di Sesto San Giovanni

Ricordare non è semplice: presuppone una conoscenza approfondita degli argomenti, una attenzione da parte di chi ascolta, la capacità di cogliere negli eventi i significati più veri! Non è elencare fatti storici, oppure tentare di darne una interpretazione … è qualcosa di più! La recente storia è costellata di ricordi, episodi, fatti, eventi conosciuti e non, alcuni scritti nei libri, analizzati da storici illustri, ma tanti altri lasciati nel silenzio, nell’oblio. Sono quegli eventi, quei fatti che nessuno vuole ricordare, di cui si fa faticare a parlare, per cui è più semplice dimenticare! In alcuni casi il silenzio diventa quasi opprimente ma basta porgere l’orecchio per percepire le voci di coloro che chiedono ancora giustizia! Questo è quanto abbiamo provato in un recentissimo pellegrinaggio presso campi di sterminio in Austria: al visitatore bastava chiudere gli occhi, anche solo per un istante, per udire quelle voci, per vedere quei corpi inermi chiedere e pretendere dalla storia e dall’umanità, un motivo, un perché di tutto quell’odio e di tanta atrocità! Sono le stesse voci che si odono sul piazzale della chiesa a Sant’Anna di Stazzema, dove la più piccola delle vittime della furia nazista aveva appena 20 giorni! Le voci dei soldati della Divisione Acqui massacrati sull’isola di Cefalonia e che attendono ancora giustizia! Le stesse voci dei Giusti, morti per salvare altre vite umane, coraggiosi combattenti per la libertà e la pace!

A tutte queste voci, noi studenti dell’Istituto De Nicola Di Sesto San Giovanni, vogliamo dare spazio, vogliamo dare un volto.
E’ stato questo il nostro impegno: così, nell’ambito del Progetto “Aurora: Obiettivo Stati Uniti d’Europa” con la Fondazione Europea “Cefalonia-Corfù 1941/44” abbiamo pensato e costruito il LABORATORIO FRATELLI D’EUROPA presso il nostro istituto e in collaborazione con il LABORATORIO OPERE AD OPERA.

Questo Laboratorio rappresenta la conclusione di un progetto sviluppato dalla prof.ssa Pirozzi, con la collaborazione della prof.ssa Sgrò e del prof. Trapani. Il progetto nasce con l’intento di richiamare all’attenzione degli studenti fatti storici accaduti durante la seconda guerra mondiale e che purtroppo ancora oggi risultano poco conosciuti. In particolare, si è analizzato il cosiddetto Armadio della Vergogna, un armadio in cui sono rimasti nascosti per più di cinquant’anni faldoni relativi alle stragi compiute dai nazisti in Italia dopo l’armistizio dell’otto settembre 1943. Ci siamo soffermati, in particolare, su alcuni episodi: Sant’Anna di Stazzema, piccolissimo borgo in lucchesia, dove furono barbaramente assassinati più di 500 persone, tra cui 100 bambini; l’ eccidio dei soldati della Divisione Acqui a Cefalonia, quasi 9 mila soldati trucidati, i cui corpi furono depredati e gettati in mare oppure interrati.
Inoltre, non si può non fare un riferimento ai Giusti, coloro che di fronte ad atroci tirannie hanno avuto il coraggio, oggi come nel passato, di ribellarsi, di denunciare, di preservare la dignità umana e di salvare vittime innocenti!

Tutto questo lavoro ha un solo filo conduttore: la memoria dei drammatici eventi della seconda guerra mondiale per trarre insegnamento ed impedire che nel futuro si possano ripetere. E poi il desiderio di progettare un futuro diverso e migliore.
Il progetto “Aurora: obiettivo Stati Uniti d’Europa” della Fondazione Europea “Cefalonia-Corfù 1941-44” ci ha consentito di avviare proprio per questo una riflessione sulla necessità di un vero processo di unificazione europea.
Questa nostra riflessione ha prodotto il fumetto PATRIOTI, quadri, sculture, installazioni di opere d’arte, interviste, filmati che i cittadini di Sesto San Giovanni hanno potuto apprezzare di persona.
D’ora in poi il Laboratorio Fratelli d’Europa continuerà la riflessione ricercando tutte le collaborazioni possibili in Italia e in Europa e coinvolgendo soprattutto giovani …ma non solo.
Vi aspettiamo numerosi !!!
Il nostro obiettivo è quello di giungere nel 2015 all’appuntamento con il 70° Anniversario della Fine della II Guerra Mondiale preparati per lanciare, in occasione dell’esposizione universale che si organizza a Milano, un messaggio chiaro a tutto il mondo:
MAI PIU’ LA GUERRA!
VIVA GLI STATI UNITI D’EUROPA!



Laboratorio Opere ad Opera

Il Laboratorio “Opere ad Opera” nasce, nel corso dell’anno scolastico 2012/13, attraverso la collaborazione tra la Casa di Reclusione di Opera (MI), l’Istituto Scolastico “Benini” di Melegnano (MI) e la Fondazione Europea “Cefalonia-Corfù 1941/44”.
“Opere ad Opera” si fonda sulla convinzione che, anche in condizioni di reclusione, la speranza e la capacità di essere parte del mondo e della società rappresentino la spinta per crescere individualmente e superare ogni limite e costrizione fisica e psichica.
“Opere ad Opera” è anche un piccolo contributo per dimostrare come l’art 27 comma 3 della Costituzione della Repubblica Italiana (“Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”) trovi concreta applicazione: è, infatti, un’esperienza di vita e di confronto che consente anche a chi è recluso di sentirsi protagonista nel dibattito globalizzato sulle grandi problematiche del XXI secolo.

Il Laboratorio “Opere ad Opera” ha avviato nell’anno scolastico 2012/13, suo primo anno di attività, una riflessione sull’importanza di recuperare alcuni valori fondamentali come la Dignità e l’Onore della singola persona e della Patria, attraverso l’esempio della scelta compiuta dalla Divisione Acqui nel settembre 1943 a Cefalonia. La riflessione, poi, è proseguita sulle prospettive di una vera integrazione europea per evitare che tragedie come quelle di Cefalonia si ripetano e per vincere le sfide poste al Vecchio Continente dalla globalizzazione: nel 2013, “anno della cittadinanza europea”, si celebra il 70° Anniversario dell’Eccidio della Divisione Acqui avvenuto a Cefalonia nel settembre del 1943, durante la II Guerra Mondiale, e troppo spesso dimenticato.

Il progetto Aurora “Cefalonia 1943/2013 - Obiettivo Stati Uniti d’Europa” ha rappresentato il cuore della riflessione: particolare attenzione è stata riservata alla storia dell’Europa, alle sue prospettive, ai suoi limiti, alle sue contraddizioni, alle sue speranze, alla drammatica crisi che ci attraversa tutti.
E su tutte una domanda: quale Europa occorre ai popoli europei per vincere le sfide del XXI secolo e della globalizzazione?
“Opere ad Opera” è un progetto di costruzione del futuro per quelle persone che oggi sono detenute e che domani saranno cittadini del XXI secolo. Mantenendo sullo sfondo, possibilmente, le tragedie del II conflitto mondiale, le problematiche da trattare nella riflessione potranno, nei prossimi anni, essere messe in relazione con temi di attualità economica, sociale, ambientale, culturale: non sussistono limiti da questo punto di vista. E’ importante la condivisione di una premessa: imparare a fare tesoro degli errori del passato. Solo attraverso una piena consapevolezza sia della storia che di se stessi, si può costruire un futuro migliore: in questo caso “Opere ad Opera” incarna, nei fatti e con estrema evidenza, la duplice valenza di un tale messaggio, che è individuale (per ciascun detenuto, come per qualsiasi libero cittadino) ma anche collettivo (per ciascuna comunità, come per qualsiasi Nazione).

“Opere ad Opera” si caratterizza per consentire ai detenuti di “creare”, dopo una riflessione consapevole, qualcosa di concreto: un oggetto, un’opera dell’intelletto, un’opera artistica. Si vuole, così, aprire una piccola finestra sul mondo del lavoro, dell’intrapresa, dell’arte: con la riflessione si parte sempre dal recupero di valori fondamentali per una moderna società globalizzata del XXI secolo e, poi, si dà vita ad una “opera” concreta che può anche avere una valenza artistica e che, comunque, è sempre indirizzata alla realtà esterna, fuori dalle mura della Casa di Reclusione.

Nel Laboratorio ci si confronta, si dibatte liberamente senza posizioni precostituite, si formano e si disfano convinzioni e alla fine della riflessione si persegue l’obiettivo finale, cioè il realizzare una “opera originale”, individuale o collettiva, che sia il risultato tangibile e simbolico della riflessione compiuta, che esprima valori significativi da recuperare e preservare nel XXI secolo e che, conseguentemente, consenta agli autori anche di lasciare un segno andando…
“DENTRO E OLTRE LE MURA”

 


Immagine in alto alla pagina: opera realizzata nel laboratorio MEMORIAFUTURO della Fondazione.